#5 Competenze per il Futuro delle aree interne: L'Educazione non Formale

L'educazione non formale è essenziale per lo sviluppo delle aree interne italiane. Questo articolo esplora come attività educative fuori dai contesti scolastici tradizionali, come workshop e volontariato, possano fornire ai giovani competenze chiave, unendo tradizione e innovazione.

Valentino Grossi

2/18/20244 min leggere

assorted-color paper and brown wooden pencil
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In un mondo in rapida evoluzione, l'educazione non formale si rivela sempre più fondamentale, specialmente nelle aree interne. Questa forma di apprendimento, flessibile e dinamica, offre opportunità uniche per lo sviluppo di competenze chiave, fondendo tradizione e innovazione.

Che Cos'è l'Educazione Non Formale?

L'educazione non formale si distingue dall'educazione formale per il suo approccio pratico e personalizzato. Essa comprende attività educative che avvengono al di fuori dei contesti scolastici ufficiali, come workshop, corsi serali, e attività di volontariato, enfatizzando l'apprendimento esperienziale e la partecipazione attiva.

Il Caso delle Scuole Aperte di Stefano Boeri a Tirana

Il progetto delle Scuole Aperte di Stefano Boeri a Tirana va oltre il concetto tradizionale di scuola. Questo innovativo approccio trasforma le istituzioni educative in centri comunitari vivaci, aperti non solo agli studenti ma all'intera comunità. I confini tra educazione formale e non formale si sfumano, creando un ambiente dove l'apprendimento avviene in modo continuo e integrato nella vita quotidiana.

In questo contesto, le scuole diventano spazi polifunzionali: durante il giorno funzionano come istituti di istruzione, mentre nei pomeriggi e nei fine settimana si trasformano in centri per attività culturali, artistiche, sportive e di formazione professionale. Questa trasformazione permette di massimizzare l'uso degli spazi scolastici, spesso sottoutilizzati, e di rafforzare il legame tra scuola e comunità.

Il progetto pone particolare enfasi sulla sostenibilità, sia ambientale che sociale. Gli edifici scolastici vengono ristrutturati con criteri di eco-sostenibilità, diventando esempi di architettura verde e innovativa. Inoltre, il coinvolgimento attivo della comunità nel processo educativo contribuisce a creare un senso di appartenenza e responsabilità collettiva.

Volontariato e Opportunità di Mobilità All'Estero:

Il volontariato è un'altra via potente per l'empowerment. Offre ai giovani la possibilità di contribuire attivamente alla società, acquisendo esperienza preziosa. Lavorando in organizzazioni non profit, iniziative comunitarie o progetti ambientali, i giovani imparano il valore della responsabilità sociale, dell'etica del lavoro e del servizio comunitario, preparandosi per futuri ruoli di leadership. Programmi come Erasmus+, scambi culturali e stage all'estero espandono gli orizzonti dei giovani. Queste esperienze incrementano la loro comprensione globale, le competenze linguistiche e interculturali, essenziali in un contesto lavorativo 

Un esempio significativo di come l'empowerment giovanile può essere attuato è il Fondo per la Repubblica Digitale in Italia. Con l'obiettivo di ridurre il divario digitale, il Fondo supporta progetti per accrescere le competenze digitali dei giovani, preparandoli per la moderna economia digitale. Questo dimostra come l'investimento nelle competenze digitali sia fondamentale per l'empowerment dei giovani. Il Fondo per la Repubblica Digitale in Italia è un'iniziativa che incarna perfettamente lo spirito di empowerment giovanile. Con 26 milioni di italiani privi di competenze digitali di base, e con il più alto tasso di giovani NEET in Europa, il Fondo mira a colmare questo divario. Attraverso una partnership tra pubblico e privato, ha stanziato circa 350 milioni di euro per il periodo 2022-2026, con l'obiettivo di sostenere progetti che promuovano la formazione e l'inclusione digitale, vitali per lo sviluppo personale e professionale dei giovani.

Focus sulle Aree Interne: Un Cambiamento Necessario e Possibile

Nell'ambito dell'empowerment giovanile, un capitolo fondamentale è rappresentato dalle aree interne, spesso dimenticate nell'agenda dello sviluppo nazionale. Queste zone, ricche di patrimonio culturale e naturale, sono testimoni di una crescente emorragia demografica, con giovani che lasciano i propri luoghi natali in cerca di opportunità nelle città. In questo scenario, il ruolo dei giovani diventa cruciale non solo come beneficiari ma come veri e propri agenti di cambiamento. Rivitalizzare le aree interne attraverso l'empowerment giovanile significa credere e investire nelle loro capacità di innescare un rinnovamento sostenibile e inclusivo.

La formazione non formale, il volontariato e le opportunità di mobilità all'estero si configurano come strumenti potenti per questo scopo, ma il loro impatto può essere amplificato quando applicati con una consapevolezza del contesto specifico delle aree interne. Attraverso programmi di formazione che valorizzino le peculiarità locali, come l'agricoltura sostenibile o il turismo eco-compatibile, si può stimolare nei giovani la voglia di investire nel proprio territorio, trasformando le sfide in opportunità.

Il sostegno all'imprenditorialità giovanile nelle aree interne è altrettanto fondamentale. Incoraggiando i giovani a esplorare modelli di business innovativi che rispondano alle esigenze locali e globali, si contribuisce a creare un tessuto economico resiliente e dinamico. Questo approccio non solo aiuta a combattere lo spopolamento, ma favorisce anche una redistribuzione più equa delle opportunità, contrastando le disparità territoriali.

Inoltre, le tecnologie digitali offrono un'opportunità unica per superare l'isolamento geografico, permettendo ai giovani di restare connessi con il mondo esterno, di accedere a formazione e opportunità lavorative a distanza e di promuovere i prodotti e le tradizioni locali su scala globale. Questa digitalizzazione, tuttavia, deve essere inclusiva e accessibile, affinché tutti i giovani possano beneficiarne.

black smartphone near person
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La rinascita delle aree interne attraverso l'empowerment giovanile rappresenta quindi un processo che richiede impegno, creatività e collaborazione tra diversi attori sociali. Gli sforzi congiunti di istituzioni, organizzazioni non profit, imprese e soprattutto dei giovani stessi possono trasformare queste aree in laboratori viventi di sostenibilità, innovazione e coesione sociale. Creando condizioni favorevoli per l'empowerment giovanile, si apre la strada a un futuro in cui le aree interne non sono più sinonimo di abbandono, ma di vitalità e opportunità, dove ogni giovane può trovare lo spazio per esprimere il proprio potenziale e contribuire attivamente allo sviluppo del proprio territorio. L'empowerment dei giovani nelle aree interne non è solo una risposta alle sfide del presente, ma un investimento nel futuro del nostro paese, una scommessa sulla capacità dei giovani di essere protagonisti di un cambiamento positivo e duraturo.

L'empowerment dei giovani attraverso la formazione non formale, il volontariato, le opportunità di mobilità all'estero e iniziative come il Fondo per la Repubblica Digitale, apre nuove prospettive per il loro sviluppo personale e professionale. Questi strumenti offrono le competenze e le esperienze necessarie per navigare in un mondo in rapido cambiamento, preparando i giovani ad essere cittadini attivi e leader del futuro. Invitiamo i giovani a esplorare queste opportunità e a cogliere i benefici che possono offrire. Allo stesso tempo, incoraggiamo le istituzioni, le scuole e le organizzazioni a continuare a sviluppare e sostenere programmi che facilitino l'empowerment giovanile, specialmente nelle aree interne, per costruire una società più dinamica e inclusiva.

Con passione e determinazione,

Valentino Grossi